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La Roccia ha parlato!

Ciao,

buon lunedì.

Larry Fink ha parlato! Anzi ha scritto!

Chi?

Larry Fink! Non lo conosci?

No, chi è?

Larry Fink è il CEO di BlackRock. Almeno BlackRock sai cos’è?

Una nuova startup? Una banca online? Boh! No!

Ok, no problem! BlackRock è il più grande fondo di investimento al mondo. Aziende, mega-ricconi, fondi pensione, in pratica chiunque abbia una certa quantità di schei, come si dive qui in Veneto, li affida a BlackRock perché li gestisca e li faccia aumentare nel tempo. E loro con i soldi che ci fanno? Li investono, visto che sono un fondo di investimento. Li investono in azioni, obbligazioni, intere aziende, immobili.

Pensa che hanno in gestione oltre 10.000 miliardi di dollari. Roba grossa. Tanto grossa.

Quindi quando parla il CEO tutti ascoltano. Aziende. Politici. Giornalisti. Policy Makers.

Ma a noi interessa?

Sì per tre motivi:

ha degli insight sul futuro: è il suo mestiere capire dove investire nel futuro e quali saranno i trend di lungo termine nel mondo
il denaro lo segue: non solo quello che gestisce lui, ma anche quello di altri importanti investitori tende a andare nella direzione in cui lui dice “yes” e a sparire dai posti che lui ha bollato come “no”
ha mostrato più volte una visione abbastanza innovativa su un capitalismo di lungo termine che va oltre la semplice osservazione dell’andamento del trimestre.
Nella sua lettera annuale si è soffermato su 3 temi:

Ambiente
Stakeholder capitalism
No autopolicy ma collaborazione

Ambiente

Il green crescerà a dismisura. Il 2021 è stato l’anno in cui gli investimenti sono stati ai massimi livelli da sempre…ed è solo la punta dell’iceberg. Si avranno enormi investimenti futuri nei settori green perché questa cultura pervaderà ogni settore industriale. I prossimi 1000 unicorni (aziende che valgono più di 1 miliardo di $) saranno aziende nel climate technology e anche le aziende già esistenti dovranno necessariamente essere più attente al clima, e fornire dati al pubblico, questo perché il pubblico stesso sarà più competente e informato e quindi il green washing sarà molto più difficile da applicare.

Stakeholder Capitalism

Secondo Fink avere un forte interesse e attenzione all’ambiente e al sociale e profondamente capitalistico e lui ha osservato come le aziende che performano meglio nel lungo termine sono quelle più connesse ai propri stakeholder, ovvero a tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente in una azienda. Dai soci ai dipendenti, dai cittadini del comune dove l’azienda ha sede ai politici locali, dagli enti locali ai clienti.

Le aziende che non si rinnovano e non innovano verso questo tipo di capitalismo sono destinate a scomparire o comunque a faticare sempre di più perché è e sarà questa l’evoluzione del capitalismo.

No autopolicy ma collaborazione

Le aziende non possono autocontrollarsi i parametri ambientali e sociali. Per anni è stato così e tutto quello che abbiamo ottenuto è una velocità insufficiente nelle azioni anti cambiamento climatico e tantissimo green washing e social washing. Però sarà necessario collaborare, e non scontrarsi, con i policy maker, la politica e gli enti statali per guidare insieme il capitalismo verso una nuova strada.

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