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Usare il marketing per coprire i buchi di occupazione

Ciao ,

come ti sta andando la stagione? Anche a te capitano dei buchi di occupazione ogni tanto?

È da inizio anno che monitoriamo l’andamento delle prenotazioni e fino a Maggio andava tutto bene, tutto in linea con il previsionale (anzi, sopra il previsionale).

Poi con il Maggio più piovoso degli ultimi anni le prenotazioni hanno iniziato ad andare a singhiozzo.

Il che ovviamente è un problema perché se ci aspettiamo che entrino con un certo ritmo e se poi non lo fanno l’occupazione ne soffre.

E così è stato, con la forchetta di prenotazioni che piano piano si è assottigliata fino ad andare, per alcuni brevi periodi, sotto al forecast.

E quindi bisogna correre ai ripari.

Il risultato di questa situazione è che gli hotel poi si ritrovano con una occupazione a zig zag.

Dei giorni che è molto alta e sopra le previsioni, altri giorni invece molto sotto le attese.

Siccome non è un crollo della domanda ma la somma di tanti piccoli inciampi dovuti al meteo bisogna trovare un modo per riempirle queste benedette camere. 

Dopotutto il mercato c’è, aveva solo paura a causa del meteo.

In una delle scorse newsletter ti ho già detto di come gestire questa situazione a livello di revenue.

Però in questo caso il problema è stato che col brutto tempo poche persone sono andate sulle OTA e sul nostro sito per prenotare, non che hanno trovato tariffe troppo alte per loro.

Quindi il problema non è la tariffa ma la quantità di persone che la vedono quella tariffa.

Quindi?

Quindi la soluzione è nel marketing: trovare più persone che vadano a prenotare sul nostro sito (o sulle OTA).

Soluzione pratica: incrementare l’investimento in google ads e google display, incrementare la frequenza delle newsletter e creare offerte speciali (last minute).

Ti dico cosa abbiamo fatto con un mio cliente di Jesolo.

Nella settimana dal 22 al 28 luglio l’occupazione non superava il 65% a due settimane dalla data.

Il nostro forecast era che avremmo dovuto avere almeno il 75% di occupazione per arrivare a consuntivo al target dell’86%.

Eravamo quindi abbastanza indietro.

Cosa abbiamo fatto?

Allora abbiamo creato una semplice offerta last minute: 

camera + ombrellone + upgrade gratuito (su dispo) + welcome drink + sconto del 5%.

I servizi extra servono per aumentare il valore dell’offerta, senza dover fare uno sconto troppo alto, così anche solo uno sconto del 5% può essere attrattivo.

Questa offerta l’abbiamo promossa con una landing page dedicata su cui abbiamo fatto atterrare chi proveniva da advertising Google + advertising social (Facebook e Instagram) + newsletter.

La promo è andata avanti dall’8 al 24 luglio quando abbiamo deciso di interromperla perché l’obiettivo target dell’86% era raggiunto (in realtà abbiamo fatto 88%).

Ovviamente siamo rimasti sotto l’obiettivo di ARR, a causa della scontistica, ma comunque il Revpar è stato sopra il target.

Quindi tutto bene.

E questo tipo di attività lo facciamo costantemente, tutte le settimane: monitoriamo la situazione, individuiamo le date difficili, decidiamo le attività da fare, le mettiamo in pratica e ri-monitoriamo.

Questo è IL MODO proattivo di gestire le vendite in hotel.

Anche tu ti trovi a volte con una domanda che sembra andare sulle montagne russe?

Invece di stare lì ad aspettare e sperare che il mercato si giri a tuo favore (non lo farà) devi agire e intervenire per tirarlo da te.

Queste sono alcune delle azioni che puoi fare per intervenire.

Puoi farlo da solo o puoi chiedermi una mano, scegli tu.

Se anche tu hai il tasso di occupazione a singhiozzo e vuoi fare qualcosa prenotati una mezz’ora di videoconsulenza gratuita e vediamo insieme cosa fare di specifico e personalizzato per il tuo hotel.

Però, anche se decidi di non farlo insieme a me, intervieni lo stesso, non stare con le mani in mano, perché queste sono le cose che fanno la differenza tra una stagione di successo e una stagione con i conti non proprio felicissimi.

Pensaci.

Noi ci rivediamo alla prossima

Buon lavoro

Eugenio

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