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AI + marketing + revenue

Ciao ,

continuiamo a parlare di AI e ospitalità.

Su cosa impatterà maggiormente l’ospitalità nel nostro settore?

Secondo molti esperti saranno marketing e revenue.

È già così, infatti.

L’intelligenza artificiale ci aiuterà a fare previsioni più accurate, definire tariffe più performanti, aiutarci nella creazione di campagne più efficaci.

Ma siccome queste sono cose ovvie, ho voluto ragionare in maniera un po’ più approfondita su alcune attività che l’AI ci aiuterà a fare.

Queste sono attività che quando le leggi dici “apperò, sarebbe proprio utile avere una roba del genere in hotel”.

Eccole qua.

Ridefinire i segmenti di mercato

Sappiamo bene cosa sono i segmenti: gruppi di clienti con modelli di comportamento simili.

Fino a oggi abbiamo associato questi modelli di comportamento simili con delle caratteristiche comuni.

Ad esempio abbiamo creato il “segmento tedeschi” perché alla caratteristica comune “nazionalità” vengono associati alcuni comportamenti (booking window, prezzo medio, tipo di camera prenotata, servizi extra acquistati) simili.

Ma l’AI ci permetterà di andare oltre e scoprire segmenti con comportamenti simili ma associati a caratteristiche cui non avevamo pensato.

Potremo scoprire che il nostro segmento più redditizio sono i clienti della generazione Z che prenotano via whatsapp con una booking window tra 60 e 120 giorni.

Oppure che all’interno del segmento “family” dobbiamo vendere in maniera differenziata a “genitore single con bambino”, “nonni + nipote”, “genitori con 4 figli”.

Conoscere meglio l’efficacia delle campagne di marketing

Fino a oggi abbiamo fatto il possibile per associare le campagne di marketing direttamente alle prenotazioni.

Ovvero: dalla campagna X sono arrivate Y prenotazioni che mi hanno generato Z ricavi.

Se il ROI è positivo continuo, altrimenti smetto.

L’AI ci permetterà di analizzare le campagne in modo più approfondito e scoprire elementi e informazioni nuovi.

Potremmo scoprire che alcuni clienti che sono stati esposti a determinate campagne hanno una propensione all’acquisto di extra molto maggiori rispetto agli altri.

Oppure che una campagna che apparentemente ha generato poche prenotazioni dirette in realtà si è concretizzata in un numero elevato di prenotazioni solo tre mesi dopo.

Testare strategie

Oggi un chi si occupa di revenue e marketing crea delle strategie, le mette in opera e poi deve aspettare molto tempo per valutarne l’efficacia e ottimizzarla.

Perché?

Perché i viaggiatori non prenotano immediatamente come risposta a un cambio di tariffa, o a una campagna marketing o al lancio di una nuova offerta.

Domani, con l’AI, non sarà necessario perché, avendo i dati a disposizione, si potrà testare una strategia a tavolino, pensare con precisione alle modifiche da fare e ottimizzarla sia prima che durante il lancio, non solo molto dopo.

Ad esempio se si vuole iniziare a servire il mercato scandinavo l’AI può aiutare a capire i canali migliori, gli interessi specifici del segmento, il modo in cui parlano, quali servizi gli servono, con che anticipo prenotano.

Tutto questo ancora prima di lanciare un’offerta.

Ma per ottenere questi risultati bisognerà essere in grado di interrogare l’AI in modo da ottenere le risposte giuste alle nostre domande.

Per questo motivo ho creato con Welevel Academy un corso pratico di AI per albergatori che ti permetterà di iniziare a capire come interagire con l’AI (almeno i sistemi che abbiamo gratuitamente a disposizione tutti noi) e sviluppare le competenze per lavorare con l’AI in futuro.

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Siccome poi un conto è fare un corso, un’altra cosa è implementare quello che si è imparato nel proprio hotel, ti offro anche una videoconsulenza gratuita di un’ora in cui implementeremo insieme un sistema di AI personalizzato per il tuo hotel. 

E noi ci risentiamo tra qualche giorno.

Buon lavoro e a presto

Eugenio

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