Ciao ,
come stai?
Probabilmente non conosci BYD, ma sicuramente conosci Uber.
BYD è un produttore di auto elettriche cinese.
Uber, beh, è Uber. Usa auto per portare i clienti da A a B.
Come nuovo produttore di auto BYD ha un problema: dovendosi confrontare con dei colossi che sono sul mercato da decine di anni ha il problema di farsi conoscere e far conoscere il suo prodotto.
Quando pensiamo ad Audi, Mercedes, Alfa Romeo, Ford ognuno di noi in mente si fa una certa idea di auto. Ed è in base a questa idea che poi andiamo a comprare.
Quindi il fatto di non essere nella mente dei potenziali compratori è un problema per BYD.
Qual è un modo innovativo che hanno trovato per mostrare le proprie auto ai potenziali clienti?
Sponsorizzare Uber regalando delle macchine ai suoi autisti.
Ognuno di questo autisti porta in giro quanti? 15, 20, 30 persone al giorno che avranno il tempo di ammirare e godersi l’auto. E farsi una propria idea su questo nuovo brand.
Interessante, no?
Cosa c’entra con gli hotel?
Gli hotel potrebbero, se volessero, fare la parte di Uber e trovare delle aziende disposte a sponsorizzarli.
Si chiama tecnicamente product placement.
Ed ha la sua origine nel cinema.
Hai presente quando c’è qualche personaggio nei film che beve una Coca-cola, fuma una Marlboro, o usa un iPhone?
Questo non è casuale: quel brand ha sponsorizzato il film per far apparire i suoi prodotti. È pubblicità.
E si chiama product placement.
E si può fare anche in hotel.
Le aziende pagano (od offrono prodotti gratuiti) per posizionarli di fronte agli occhi di potenziali clienti, che, in questo caso, sono i segmenti di pubblico cui si rivolgono agli hotel.
Perché è interessante per gli hotel?
Per tre ragioni:
- potrebbe essere una nuova fonte di guadagno → aziende pagano per mostrare i propri prodotti
- potrebbe rafforzare l’immagine dell’hotel → associare la propria immagine a un brand trasmette i valori di quel brand anche all’hotel
- potrebbe migliorare il servizio ai clienti → offrire prodotti e servizi gratuiti aumenta la percezione di valore dell’hotel
Qual è il modo migliore per sfruttare questa opportunità?
La chiave è identificare il proprio pubblico di riferimento. Il mercato servito dall’hotel dev’essere lo stesso servito dall’azienda.
Una volta identificato questo pubblico si va alla ricerca e si contattano aziende che possono essere interessate a questa attività.
Alcuni esempi?
Family hotels: contattare aziende come Plasmon o Mellin per sponsorizzare delle pappe per bambini che verranno lasciate gratuitamente nelle camere degli hotel da far provare ai clienti
Active hotels: contattare aziende come Bulk o Myprotein per promuovere i loro prodotti come proteine in polvere o integratori
Biker’s hotel: contattare aziende come la Dainese che vogliano mostrare alcuni propri prodotti di abbigliamento in esposizione nell’hotel o offrire dei codici sconto ai clienti
Wellness hotel: partnership con aziende produttrici di prodotti benessere per promuovere i loro prodotti oppure, se si vuole lavorare su un concetto a 360° di well-being si potrebbe collaborare con Unobravo.com (psicologi e psicoterapeuti)
Le strutture più generaliste possono lavorare con artigiani o produttori locali.
Nell’hotel dove lavoravo il mio cliente tipo erano gli avvocati (ero vicino al tribunale civile di Roma e alla Corte di Cassazione).
Avevo creato una partnership con una società che forniva servizi agli avvocati offrendogli la possibilità di promuovere i propri prodotti in hotel.
Ci pagava 6000€ all’anno.
Non male vero?
Questa può essere un’ottima soluzione per la tua struttura per tutti i vantaggi che porta. Però iniziare spesso è complicato: non sai come organizzarti, chi contattare, come contattarli e come strutturare la proposta.
Per questo ti posso venire incontro io. Puoi prenotarti per una videoconsulenza gratuita di mezz’ora e, in base alle caratteristiche uniche del tuo hotel, creiamo insieme un sistema per organizzare il tuo lavoro in questo ambito.
Cosa ne dici? Fattibile? Interessante?
Noi comunque ci vediamo presto
Buon lavoro
Eugenio