Ciao ,
tu quanto tempo dedichi ogni giorno a gestire i prezzi del tuo hotel? Dove lo trovi il tempo?
Come ormai avrai capito con i miei clienti ho un sistema di lavoro abbastanza consolidato.
Per quello che riguarda il revenue funziona così: ci vediamo in videochiamata una volta a settimana per un’oretta, analizziamo i dati della settimana passata e soprattuto vediamo quelli futuri.
Dove andiamo bene, dove andiamo un po’ peggio, dove siamo sopra al forecast, dove siamo sotto e cosa possiamo fare.
Tutto abbastanza standard e regolare.
Non ci sentiamo tutti i giorni per fare le tariffe. È un servizio che non offro più e l’albergatore non avrebbe tempo di stare in call un’ora ogni giorno.
Però il tempo, tutti i giorni, lo deve trovare comunque per fare i prezzi.
E allora a tutti loro ho insegnato un metodo veloce che passo anche a te oggi.
Ovviamente devo darti un’avvertimento: con i miei clienti questo metodo arriva con già delle tabelle e delle azioni da compiere che sono predefinite.
Perché questo fa parte dell’attività che svolgiamo insieme in consulenza.
Siccome tu al momento non sei in consulenza con me (non ancora, almeno! 😏) queste dovrai creartele tu.
Ecco cosa facciamo:
Per prima cosa determiniamo i DBA significativi dell’hotel. I DBA sono i giorni che mancano all’arrivo.
I DBA significativi sono delle milestone che ogni albergatore crea in cui SA CHE DEVE CONTROLLARE le prenotazioni del suo hotel per quella specifica data.
Ogni hotel ha i propri DBA in base ai propri segmenti di clientela.
Analizziamo l’occupazione storica di ognuno di questi DBA significativi per stabilire dei benchmark realistici per ogni DBA. Ovvero rispondiamo alla domanda “a 30 (o 20, o 10, o 7, dipende dai DBA) giorni dalla data x quante camere posso ragionevolmente aspettarmi di aver occupato?”
In base a questo creiamo una tabella di occupazione che riflette la previsione delle prenotazioni in relazione ai giorni che mancano all’arrivo degli ospiti.
Come questa:
30 DBA | 15 DBA | 10 DBA | 7 DBA | 6 DBA | 5 DBA | 4 DBA | 3 DBA | 2 DBA | 1 DBA | 0 DBA |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
50% | 60% | 70% | 75% | 81% | 86% | 90% | 92% | 95% | 98% | 100% |
Confrontiamo l’occupazione attuale con quella prevista: Se l’occupazione è inferiore a quella prevista nella tabella, abbassiamo le tariffe (ad esempio, -5€ o -10€) fino al prossimo DBA. Se invece l’occupazione è superiore, è il momento di aumentare le tariffe.
Questa tabella è la nostra strategia che adattiamo ai diversi periodi e condizioni.
Diversi periodi = diverse tabelle
Questo metodo ci permette di prendere decisioni rapide e informate, basate su dati concreti e non su supposizioni, o sull’intuito dell’albergatore, ottimizzando i ricavi anche nei momenti di maggiore pressione.
P.s: un altro grande vantaggio di questo sistema è che è delegabile.
Quindi non devi essere NECESSARIAMENTE TU a farlo. E il risultato sarebbe lo stesso che se lo avessi fatto tu.
Pensa un po’ che meraviglia.
Capisco che possa essere complicato.
La prima volta che lo fai ci vuole un po’ di tempo per capire quali dati prendere, dove trovarli e come utilizzarli.
Ma dopo la prima volta è rapidissimo e dà grandi soddisfazioni.
Ma proprio per questo motivo questa settimana non ti offro una chiacchierata, ma una vera e propria consulenza gratuita in videochiamata.
In questa videochiamata prendiamo insieme i tuoi dati, li analizziamo, facciamo una tabella, almeno quella per un solo periodo, così ti sarà subito utile dal giorno stesso e ti aiuterà a generare un miglior fatturato sin da subito.
Ricordati di portare i dati.
Quali dati? Se ti prenoti ti rispondo con un’email con tutte le info.
Se hai un hotel al mare, sul lago o in montagna sei in piena stagione e hai poco tempo, ma visto che si tratta di un piccolo investimento (un’ora del tuo tempo) con un ottimo ritorno (più fatturato per sempre), forse un’oretta è un lusso che, tutto sommato, puoi permetterti.
Se hai un hotel di città d’arte, business o wellness non hai NESSUN motivo per non prenotarti quest’oretta.
Se proprio non vuoi…vabbè, vuol dire che ci vediamo alla prossima newsletter.
Ad maiora
Eugenio