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Granito Liquido

Ciao,

buon lunedì.

Noi esseri umani ci siamo evoluti in un mondo sostanzialmente statico.

I cambiamenti da una generazione all’altra erano minimi.

Il mondo sembrava immutabile e questo era quasi sempre vero.

Noi e tutto quello che conosciamo ne facciamo parte e questa immutabilità ci dà sicurezza.

Conosciamo il mondo che ci circonda e da esso non possono arrivare brutte sorprese.

Automobili, negozi, città, istituzioni.

Tutto sembra lì da sempre e sarà lì per sempre.

Finché qualcuno arriva e cambia tutto.

Fa a pezzi una parte di quel mondo che conoscevamo e la rimonta con forma diversa, come un Lego.

Trasforma quello che pensavamo fosse di granito in qualcosa di liquido e nuovo.

Così ha fatto da poco CitizenM introducendo il proprio programma fedeltà MycitizenM+.

In pratica hanno introdotto il concetto di hotel in abbonamento.

Per una fee mensile fissa gli abbonati avranno accesso a tariffe scontate, extra e servizi dedicati.

Apparentemente non sembra nulla di che.

E al momento, effettivamente, sembra così.

Ma proviamo a estremizzare il concetto per capire fin dove si può arrivare.

Ipotizziamo un abbonamento mensile che offra il diritto di prenotare un certo numero di camere o servizi.

Il completo concetto di vendita delle camere d’albergo cambierebbe

La gestione finanziaria dell’hotel cambierebbe.

Ci sarebbe una certezza molto maggiore relativa agli incassi mensili.

Ci sarebbero obiettivi di marketing diversi, come spingere gli abbonati a prenotare in periodi di bassa domanda.

Questa è vera innovazione, almeno in potenza.

Perché la vera innovazione se ne frega di ciò che sembra immutabile.

Perché l’innovazione non necessariamente coincide con la tecnologia.

Perché l’innovazione non deve necessariamente cambiare completamente il mondo ma può essere anche nelle piccole cose.

Allora come possiamo nel nostro hotel essere più innovativi?

Come possiamo importare un po’ di cultura CitizenM in azienda?

E’ necessario focalizzarsi su tre attività fondamentali:

Coinvolgere le persone nelle decisioni
What If Strategy
Un passo alla volta

Creare una cultura di coinvolgimento delle persone nelle decisioni

Un business, qualsiasi esso sia, è sempre un elemento complesso, con molte sfaccettature, elementi da tenere in considerazione e variabili.

Di conseguenza anche il manager più intelligente e competente avrà sempre una visione parziale dell’azienda.

Avere a disposizione un team con diverse prospettive e approcci è estremamente prezioso.

Ma poche strutture si organizzano per sfruttare appieno questo tesoro che hanno tra le mani.

Probabilmente a causa di problematiche culturali e operative.

Problematiche che bisogna risolvere.

O accontentarsi di non essere degli innovatori

Strategia What If

Innovare vuol dire risolvere problemi.

Ma se non abbiamo problemi da risolvere non innoveremo mai.

E soprattutto nel momento in cui un problema si manifesta l’obiettivo primario è risolverlo nel minor tempo possibile. Quindi si va verso la prima soluzione possibile, non la migliore. Che spesso però è la più innovativa.

Cosa fare quindi?

La risposta è… simulare i problemi.

E il nostro simulatore è la Strategia What If.

Come funziona?

Funziona immaginando una problematica, spesso estremizzandola, e ipotizzando soluzioni, strategie e azioni per risolverla.

Ad esempio potremmo immaginare:

What if…scomparissero tutte le OTA?

What if…non esistesse più la mia sala ristorante e dovessi comunque erogare i servizi F&B?

What if…il governo mi obbligasse a non utilizzare l’aria condizionata quest’estate?

Rispondendo a queste domande e creando strategie di risposta alleneremo la nostra capacità innovativa.

Validazione breve e di piccola scala

Spesso l’idea d’innovazione si associa a grandi rivoluzioni, cambiamenti epocali, anche all’interno del proprio hotel.

Pensiamo: innovazione si fa quando ristrutturiamo, innovazione è quando acquistiamo questo software nuovo, innovazione è quando rinnoviamo il ristorante.

Non è così.

L’innovazione può iniziare con qualcosa di piccolo.

Una riga aggiunta alle nostre e-mail di conferma.

Un piccolo servizio nuovo gestito da una sola persona.

Un prodotto aggiunto in menu.

Perché iniziamo con qualcosa di piccolo?

Perché dobbiamo testare l’innovazione.

Averla pensata, strategizzata e implementata non vuol dire che sarà un successo.

Per questo la creiamo prima su piccola scala, la testiamo, analizziamo i risultati e, eventualmente, la facciamo crescere un po’, la ritestiamo, rianalizziamo i risultati e, eventualmente, la facciamo crescere un altro po’.

In questo modo sapremo se un’innovazione funziona senza aver sprecato troppo tempo e soldi.

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