IL MIO REGNO PER UN TURISTA
Diciamoci la verità: prima della pandemia a nessun hotel interessava attirare i locals all’interno della propria struttura.
Il mercato tirava alla grande, i ricavi aumentavano di anno in anno praticamente in tutta Italia e i turisti viaggiavano a ritmi mai visti prima.
Poi è arrivato il Covid-19.
E ha lasciato tutti con il culo per terra.
Scusa per il francesismo.
E tra tutte le difficoltà che abbiamo incontrato abbiamo però anche scoperto che i locals possono essere un ottimo cliente per i nostri servizi.
E adesso che siamo tornati a una situazione di domanda “normale” possiamo integrarli come segmento di mercato nella nostra strategia per incrementare ulteriormente i ricavi.
Siccome per ovvie ragioni i locali non sono molto interessati all’offerta “camere” bisogna focalizzarsi sugli altri servizi.
Parliamo allora di F&B.
Come utilizzare i servizi Food & Beverage per attirare gli abitanti locali?
COLAZIONE
Chi ha detto che la colazione deve essere solo per i turisti?
Si può organizzare una colazione di alto valore anche per i locals.
Magari nella tua zona non ci sono locali carini dove fare colazione e il tuo hotel potrebbe diventare l’hub per questo tipo di servizio.
“Ma Eugenio” mi dirai “io è da anni che ho aperto le colazioni anche agli esterni ma non viene mai nessuno”.
Esatto. E sai perché?
Perché il tuo servizio è sbagliato e non lo promuovi.
Il tuo servizio breakfast è giusto per i turisti che soggiornano. Al risvegli si alzano e vanno nella tua bella sala colazioni a godersi il tuo buffet. Fantastico.
Ma chi viene da fuori raramente dà a una colazione così un valore pari al prezzo che tu gli chiedi.
Perché?
Perché la colazione che facciamo in vacanza è diversa dalla colazione che facciamo dove viviamo, anche se è la colazione del bar.
E allora che prodotto offrire ai locali?
Guarda i bar nella tua zona alle 09 – 09.30 della domenica mattina.
Cosa mangia e cosa beve la gente?
Ecco, possiamo partire da quello del bar, ad esempio.
Cibo: torte, brioche e pasticcini.
Bevande: succhi, tè e caffè (con tutti i derivati).
Pagamento a consumo.
Il resto dovrebbe farlo un’atmosfera diversa e più unica rispetto a quella del bar.
E fai promozione perché se la tua location non è sulla strada non attirerai mai nessuno senza fare pubblicità.
GHOST KITCHEN
Fino a un paio di anni fa nessuno sapeva cosa fosse una ghost kitchen.
Oggi molti lo sanno (e molti hotel hanno iniziato ad metterla in pratica).
In sostanza una ghost kitchen è un ristorante che non ha una sala in cui i pasti vengono serviti, solo la cucina. E la vendita avviene tramite consegna a domicilio.
Molti alberghi hanno la cucina ma possono servire pochi pasti in sala, oppure comunque hanno poca domanda proveniente da chi non è loro cliente.
Allora tramite una ghost kitchen possono creare un prodotto-ristorante appositamente dedicato a servire gli abitanti del luogo e così a creare un connessione diretta con loro.
HALL + BAR
Con la pandemia molti uffici si sono ritrovati a non avere spazi sufficienti per poter accogliere tutti i loro lavoratori.
Di conseguenza molti hanno dovuto trovare alternative di lavoro e hanno scoperto che le hall degli hotel, con i loro divani, i tavolini, il wi-fi veloce e gratuito, sono degli ottimi posti da cui poter lavorare.
A questo possiamo aggiungere una offerta food & beverage dedicata con servizio bar che va a integrare il servizio co-working e a completarlo.
CONCLUSIONE
I locals possono essere un ottimo segmento di mercato da attrarre nella nostra struttura.
Però dobbiamo essere attenti a creare i prodotti e i servizi adatti a loro perché spesso quelli dedicati ai viaggiatori hanno caratteristiche poco attrattive.
Quindi cerchiamo di ragionare su come modificare i nostri servizi, come metterli in pratica e come promuoverli localmente per massimizzarne le vendite.
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